La lingua madre dello Yoga è il Sanscrito, la lingua “classica” dell’India. In questa lingua sono stati composti i Veda, i testi sacri in cui, secondo la tradizione, viene rivelata all’uomo la conoscenza. Tutti i testi in cui per secoli è stata tramandata la saggezza dello Yoga sono in lingua sanscrita. Ai giorni nostri all’interno delle classi di Yoga vengono usati alcuni termini per enfatizzare l’importanza di certi gesti e dare sacralità alla pratica. Molte parole di questa antica lingua fanno ormai parte del vocabolario collettivo, ma qual’è il loro vero significato? Per un praticante di Yoga conoscerne il significato arricchisce la consapevolezza nella pratica e per questo abbiamo deciso di dedicare una pagina del nostro sito ad essi. I termini “tecnici ” della disciplina dello Yoga sono tantissimi. Qui di seguito abbiamo riportato i 10 termini più usati.
- Yoga: il suo significato letterale è unificare. Unificare mente e corpo attraverso una serie di pratiche che portano alla realizzazione spirituale.
- Om: è il mantra più sacro della religione Induista, strumento di pratica religiosa e meditativa. Viene pronunciato all’inizio e alla fine di ogni pratica Yogica per conferirne sacralità e celebrare il collegamento dell’essere umano con la coscienza universale.
- Namasté: è un termine che viene usato come saluto, letteralmente significa “io mi inchino a te“. Ha una valenza spirituale molto profonda e si traduce in modo più completo come: “mi inchino alla parte di divino che c’è in te, quando tu sei in quella parte dentro di te ed io sono in quella parte dentro di me, io e te siamo una cosa sola”.
- Shanti: il suo significato letterale è pace. La pace interiore e la serenità imperturbabile di chi vive nel qui ed ora.
- Asana: con questo termine sono indicate le posture che vengono utilizzate nella pratica dello Yoga. La funzione delle asana è direttamente collegata alla fisiologia energetica indiana e al sistema delle nadi.
- Nadi: canali energetici attraverso i quali passa l’energia del corpo, il prana. Le nadi scorrono attraverso tutto il corpo. Le tre nadi principali sono Ida (rappresenta l’energia femminile) parte dalla base del sacro e termina nella narice sinistra, Pingala (rappresenta l’energia maschile) parte dalla base del sacro e termina con la narice destra e Sushumna la più importante situata nell’asse celebrospinale arrivando fino alla sommità del cranio.
- Prana: la parola prana significa letteralmente vita. E’ l’energia che scorre nel corpo e gli permette di vivere e di espletare le sue funzioni.
- Pranayama: serie di tecniche attraverso le quali si impara a padroneggiare il respiro e a controllare l’energia vitale.
- Chakra: il significato letterale è ruota. I Chakra sono dei centri di coscienza, dei veri e propri vortici di energia di grandezza infinitesimale. I principali sono sette e sono situati all’interno della colonna vertebrale in corrispondenza dei punti di intersezione delle nadi principali con essa. A ognuno di essi sono associate specifiche caratteristiche e proprietà.
- Karma: il così detto principio di causa ed effetto attribuito alle decisioni di esseri senzienti. A ogni azione deriva una reazione più o meno manifesta. L’azione illuminata priva di attaccamento, disinteressata non genera Karma poichè si estingue in se stessa.