Lo Yoga può davvero far passare il mal di schiena?

Lo Yoga è uno dei metodi più validi per combattere o prevenire il cosiddetto mal di schiena, in quanto struttura la sua forza nel core, la parte addominale. Il respiro diaframmatico e l’allenamento addominale lavorano indirettamente sulla schiena, senza gravarvi per mantenere la postura. 

Analizziamo però il mal di schiena. Un errore comune è pensare che la schiena sia un blocco unico. Essa è divisa in tre parti: cervicale, addominale e lombare; ognuna di esse, a sua volta, è legata tramite inserzioni e tendini ad alte parti muscolari. I tre settori sono: 

  • Vertebre cervicali: legano cervicale, collo e spalle; 
  • Vertebre dorsali: collegano addominali, costole, pettorali e dorsali;
  • Vertebre lombari: si inserzionano con glutei, trasverso addominale e ilio-psoas.

Ognuno i questi settori ha a sua volta bisogno di esercizi specifici e differenziati. 

Lo Yoga, però, muovendo in sinergia più fasci muscolari, agisce sulle inserzioni e sui legami, creando un lavoro di rinforzo e allungamento duraturo nel tempo. 

Fra le Asana più importanti per trattare il mal di schiena annoveriamo tre esempi: 

  • SHAVASANA (posizione del cadavere)
    Quest’asana rilassa tutto il corpo,  sviluppando la consapevolezza del movimento diaframmatico e dell’appoggio della spina dorsale a terra. 
  • SUPTA PAWANMUKTASANA (posizione a gambe piegate)
    La posizione, che alterna il movimento delle gambe verso l’addome, rinforza i muscoli ischio crurali e il legame lombare; inoltre il movimento massaggia l’addome e gli organi legati alla digestione. 
  • NAUKA SANCHALANASANA (movimento del remare)
    Immaginando di remare con le mani, allungando le gambe, l’Asana agisce sulle pelvi e sugli addominali, lavorando sia l’area dorsale che quella lombare.

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